INTRODUZIONE
Quando si ha a che fare con diversi professionisti, che lavorano con il corpo umano, è fondamentale utilizzare un linguaggio condiviso.
Medici, scienziati, fisioterapisti, osteopati, chiropratici, massaggiatori hanno bisogno di un linguaggio condiviso che permette una comprensione comune e un punto di riferimento da professionisti per professionisti, studiosi e studenti.
Questo linguaggio condiviso prende il nome di terminologia anatomica.
Se un tuo compagno di corso ti descrivesse un dolore localizzato sulla “gamba” di un cliente potresti capire che il punto sia localizzato sulla coscia, mentre in realtà ti sta descrivendo un punto localizzato sulla gamba, ovvero la porzione distale dell’arto inferiore.
La terminologia anatomica serve, appunto, per evitare fraintendimenti e localizzare il giusto punto da trattare, assegnando precisi nomi alle differenti aree del corpo.
Ma se non si parte tutti dalla stessa posizione, la terminologia anatomica non basta per evitare di commettere errori di localizzazione, per questo si ha bisogno anche della posizione anatomica.
Vediamo insieme nel dettaglio di cosa si tratta!
POSIZIONE ANATOMICA
Come abbiamo già scritto in precedenza, anche se viene utilizzato un linguaggio condiviso tra professionisti, fraintendimenti possono ancora verificarsi se entrambi non condividono lo stesso punto di riferimento, per questo è necessario utilizzare una posizione anatomica.
Nella medicina occidentale la posizione anatomica viene descritta come un corpo posto in stazione eretta, rivolto in avanti, con i piedi paralleli, le braccia distese lungo i fianchi e i palmi delle mani rivolte verso avanti.
Questa posizione viene usata per descrivere la localizzazione relativa agli aspetti anatomici e per descrivere i movimenti che svolgono le varie parti del corpo.
TERMINI DIREZIONALI APPLICATI AL MASSAGGIO
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Partendo dalla posizione anatomica l’operatore può descrivere le posizioni relative delle diverse strutture corporee:
- L’avambraccio è distale rispetto al braccio
- La scapola è posteriore rispetto al torace
- La coscia è prossimale rispetto alla gamba
- Il piede è inferiore rispetto al capo
- La bocca è mediale rispetto alle orecchie
- Le mani sono laterali rispetto all’addome
Ma quali sono questi termini direzionali?
- Superiore o Cefalico: indica la parte cefalica del cliente (testa)
- Inferiore o Caudale: indica la parte caudale del cliente (piedi)
- Posteriore: indica la parte posteriore del corpo (schiena, glutei)
- Anteriore: indica la parte anteriore del corpo (addome, petto)
- Prossimale: è riferito agli arti, indica la parte più vicina alla radice dell’arto (articolazione)
- Distale: è riferito agli arti, indica la parte più lontana alla radice dell’arto (articolazione)
- Laterale: indica la parte laterale rispetto al piano sagittale (piano che divide il corpo in due metà, la parte destra e la parte sinistra)
- Mediale: indica la parte mediale rispetto al piano sagittale (piano che divide il corpo in due metà, la parte destra e la parte sinistra)
- Superficiale: indica il punto posto sulla superficie del corpo (trapezio)
- Profondo: indica il punto posto in profondità nel corpo (quadrato dei lombi)
Abbiamo già visto, nell’esempio sopra, come possiamo utilizzare i termini direzionali per localizzare un punto preciso, vediamo ora come possiamo utilizzare i termini direzionali per descrivere un movimento nel corpo, come una Frizione.
La Frizione è una manualità specifica utilizzata dal massaggiatore all’interno del trattamento, che può essere tecnico oppure olistico.
Posso utilizzare i termini direzionali per poter applicare la manualità frizione sul corpo del mio cliente, in modo che tutti possano capire ed eseguirla nel modo corretto:
- Frizione disto-prossimale su tutto l’arto superiore: il massaggiatore eseguirà una frizione partendo dal polso del cliente in direzione della spalla
- Frizione prossimo-distale sulla coscia destra: il massaggiatore eseguirà una frizione partendo dall’articolazione dell’anca in direzione del ginocchio
- Frizione cefalo-caudale sulla schiena: il massaggiatore eseguirà una frizione partendo dalla zona lombare della schiena dirigendosi verso il collo
- Frizione caudo-cefalica sulla schiena: il massaggiatore eseguirà una frizione partendo dalla zona cervicale in direzione dei lombi
CORSO DI ANATOMIA
Il Massaggiatore Professionale obbligatoriamente conoscere sia la posizione anatomica che i termini direzionali se vuole lavorar in maniera sicura e duratura nel tempo.
Per questo è necessario frequentare un corso di anatomia apposito, nel quale vengono ben spiegati, insieme alle parti muscolari, ossee e articolari, anche quali sono i termini direzionali, la posizione anatomica, i vari piani e assi del corpo, i movimenti articolari e tutte le strutture presenti nell’organismo.
Un corso specifico rivolto al Massaggiatore del Benessere che la scuola DIABASI®, scuola professionale di massaggio con 20 anni di esperienza sul campo, ha messo appunto, insieme al suo comitato tecnico scientifico interno, formato da medici, personal trainer, naturopati, chinesiologi, osteopati e fisioterapisti.
Grazie al DIABASI® METHOD l’allievo può apprendere in modo semplice ma incisivo tutto ciò di cui ha bisogno al fine di poter lavorare professionalmente all’interno del settore rivolto al massaggio per il benessere.
Durante il corso l’allievo apprenderà la teoria del corso, grazie anche all’utilizzo del manuale tecnico, in formato pdf scaricabile, e alle video-manualità che verranno poi replicate e corrette, in aula o live streaming, dal docente DIABASI®.
Tutto questo al fine di apprendere in modo corretto e professionale la tecnica di massaggio e di poter far pratica per affinare sempre di più la tecnica e offrire quindi il miglior servizio rivolto al cliente.
Disclaimer:
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