Massoterapia del Benessere: cos’è e a cosa serve

1. MASSOTERAPIA: COS’È

Il trattamento massoterapico è un massaggio terapeutico che comprende una serie di tecniche manuali applicate ai tessuti molli del corpo, al fine di portare sollievo a dolore e disfunzione.

Nel trattamento massoterapico si utilizzano una serie di manovre per massaggiare il corpo al fine di ridurre congestioni, tensioni, dolori e affaticamento di origine muscolare ed articolare.

2. MASSOTERAPIA: STORIA

La pratica del massaggio terapeutico è rimasta in letargo, nel mondo occidentale, dal declino di Roma fino al XVIII secolo, quando, durante l’illuminismo, venne ritrovato l’interesse nella medicina.

Fu Per Henrik Ling, all’inizio del XIX secolo, a ideare un modello di massaggio, volto al terapeutico, che si diffuse in seguito negli anni, attraverso i suoi seguaci.

Nasce così il Massaggio Base Svedese, che dà il via alla terapia fisica e al massaggio terapeutico sul corpo. Ed è proprio dal massaggio Svedese che deriva la maggior parte dei trattamenti di massaggio “tecnico”, tra cui anche la massoterapia.

3. MASSOTERAPIA: PRINCIPI

Il massaggio massoterapico terapeutico si basa su tre principi fondamentali. Il terapista è colui che tratta il tessuto molle retratto cercando di riportarlo alle sue funzioni naturali, liberandolo dal dolore attraverso l’uso delle mani, tenendo sempre in considerazione il cliente nella sua interezza.

• La persona è un organismo intero e ogni cosa è connessa e correlata: il massaggiatore deve valutare quindi l’intero contesto prima di effettuare il trattamento. Valutiamo un esempio: un cliente con una distorsione alla caviglia utilizzerà meno l’arto leso, facendo sì che i muscoli dell’anca e del tratto lombare si contraggano. L’origine del dolore non è dunque sempre localizzato nel punto in cui viene avvertito, molto importante diventa quindi il colloquio, con il cliente, per far si che lo comprenda.
• Il tessuto muscolare contratto può lavorare in modo funzionale: il tessuto muscolare lavora contraendosi. Quando il tessuto è accorciato in modo persistente, per via di meccanismi di difesa, non è più in grado di lavorare né di resistere all’allungamento. Può accorciarsi in modo attivo o passivo, un allineamento posturale scorretto comporta un accorciamento passivo di molti muscoli posturali. L’accorciamento attivo invece è una contrazione muscolare che può essere intenzionale (mansione del muscolo) o di difesa (come risposta a una minaccia come il sovraccarico).
• Il tocco induce una risposta da parte dei tessuti molli: il dolore miofasciale è causato da un circuito neuromuscolare autoperpetuantesi a feedback in cui lo stimolo del tatto interferisce ripristinando la normale funzione. In base al tipo di tecnica che si utilizza con l’intervento manuale con disfunzione, si interrompe questo circuito a feedback, costringendo così al cambiamento nella risposta del sistema nervoso, quindi nel funzionamento del tessuto colpito. Se il tocco è applicato correttamente si avrà una risposta benefica e positiva.

4. MANIPOLAZIONE DEI TESSUTI MOLLI

Le manovre classiche del massaggio svedese sono abbastanza efficaci per indurre una risposta di rilassamento generalizzato da parte dei tessuti molli ma, in caso di disturbi specifici, dolore o disfunzione miofasciale non è sufficiente e si deve ricorrere ad un trattamento specifico come questo.

5. MANOVRE

Nel trattamento massoterapico le manovre che vengono utilizzate sono quelle che agiscono in modo profondo.

Il pugno, le articolazioni interfalangee, il pollice, il gomito e l’avambraccio sono quelle che si adattano meglio allo scopo.

Molto importante è riscaldare la parte muscolare che dovrà poi essere trattata e soprattutto regolare la pressione della manovra per non creare ulteriori irrigidimenti della parte muscolare.

Il massaggiatore deve conoscere a fondo l’anatomia muscoloscheletrica per poter ottenere ottimi risultati in totale sicurezza.

Una delle domande più frequenti che ci si pone è “quanti trattamenti occorre fare prima di vedere dei risultati?”

Se un massaggio massoterapico è ben fatto, seguendo tutte le regole base, il miglioramento sarà visibile già dalla prima seduta: si noterà infatti un movimento articolare più libero e una ridotta sensazione di dolore.

Sarà poi il massaggiatore esperto a consigliare il tipo e il numero di trattamenti da fare, finchè non si arriva alla risoluzione del problema. Generalmente si consiglia di effettuare sedute ravvicinate, questo porterà notevole giovamento in caso di “disturbi” in atto e lavorerà anche in prevenzione.

È possibile notare la presenza di eventuali segni, sulla parte trattata quali; rigonfiamenti, corbature o dolori, in seguito al massaggio (subito dopo la seduta o nei giorni successivi). Questo è del tutto normale, si consiglia di regolare la pressione nei trattamenti successivi.

6. BENEFICI

Tra i molteplici benefici che questa tecnica apporta troviamo:

• Riduzione dolori e distensione della muscolatura
• Drenaggio dei liquidi
• Miglioramento del movimento articolare
• Decongestione muscolare
• Ritrovato benessere psicofisico della persona

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